In una campana di metallo rimbomba il suono di un balbuziente opaco. Non si vede bene quando gira per la strada, come se fosse fatto di materia nebulosa, difficile da mettere a fuoco anche a poca distanza. In genere dopo un po’ anche gli altri cominciano a tartagliare ma non se ne accorgono. È come un virus e come un virus contagia chi ha meno anticorpi. Altri diventano nebulosi come lui.
Un delirio al giorno mette il medico nel forno e scivola lentamente sotto il mento come una goccia di bava dalle labbra di un lupo affamato in cerca di sesso.
Una notte spettrale e fredda in cui si vede non solo il vapore dell’alito ma anche quello del sudore in un bosco di palazzi decapitati.
Si aggira felpato e annusa le feci e le urine e segue quelle più calde.
Un sonno eterno s’installa nel corso del fiume di parole che scendono all’inferno gelido. Lupi s’incrociano e lame si affilano e scintillano come specchi sorridendo alla luce della luna. Uomini topo si aggirano tra lupi e ringhiano. Topi a forma di uomo mangiano chewingum e fanno bolle di sapone con l’ano.
Una fame fredda attanaglia lo stomaco degli ultimi sopravvissuti che sanno già che dovranno cibarsi gli uni degli altri sono per essere gli ultimi a soccombere