Una sega di capodanno


Una corsa o no mi vitupera la lingua. Nell’aspetto della sala d’aspetto, aspetto un corvo che non arriverà mai. Aspetto la pensione e vado in riva al mare per aspettare il postino che non ha posta per me.
Aspetto la posta e vedo una prostituta che aspetta sotto il sole di mezzogiorno un cliente che non arriva. In compenso arriva un coccodrillo e la porta via, verso la laguna.
Lo guardo e li guardo e penso che quel rettile non ha pagato un centesimo.
E penso che perlomeno lei ha finito di aspettare
Una nuvola nera oscura il sole. Forse pioverà, finalmente, penso. Ma no, se ne va e si dissolve. E aspiro ancora la polvere della strada, tra case deserte e piante grasse. E donne grasse che guardano dalle verande. E fumano. E aspettano. La fine della giornata. Per dormire e ricominciarne un’altra. E io per aspettare sveglio il prossimo postino.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...