Uno struzzo a forma di stronzo


Mi siedo in sella a una falena gorgogliante e prego il dio dei bambini di accedere alle porte di una torta di compleanno per godere dell’amore di una sirena impazzita tra bubble gum e stagioni di ferro rovente che non chiedono che di dare piacere a strali di mignotte frigide. Un cervo volante ci guarda sorridendo a una barzelletta di Zelig e prova piacere a considerare l’insostenibile leggerezza dell’essere tra trombe di froci seghettati di nero e polli da combattimento bolliti nel brodo dei tortellini. E’ vero, quindi, che un combattimento tra leggiadre capinere si realizza solo a cavallo di un capitano dei bersaglieri che nitrisce a ogni orgasmo.
Mi ami o mia Musa da combattimento? È così che si perdono le ancelle a forma di struzzo. Pavoneggiamoci tra un temporale e un tamburo battuto da sciamani fatti di pioggia e fiori di campo. E cosi’ vaneggio in un autunno battente bandiera bianca finché il pianeta smetterà di scorreggiare idrocarburi e metterà fine a un ciclo mestruale che dura da generazioni di allodole e mosche bianche.
Mi batto il petto e mi masturbo un piede. Quando l’orgasmo arriva, sono impreparato e mi metto il preservativo troppo tardi per non restare incinto.

Un dio guardone


Una gamba di pezza solletica il mio spirito in fondo a un lago d’argento dove celebro il mio matrimonio tra i fedeli di una chiesa offuscata dal travaso di bile.
Un’operazione costosa per succhiare il liquido giallo dai pori dei muri ha portato all’ustione degli organi interni di un sacerdote dell’urina di Satana. Si è masturbato davanti ad un pubblico di carciofi adoranti mentre cantavano e si toccavano le natiche. Il lato N.
Mitisoara dice che non gli vanno bene i tortellini in salsa di chiesa mentre si tira su i pantaloni dopo aver cagato sulla turca di un effluvio di sodomia affumicata. Con un rutto si libera di anni di frustrazioni matrimoniali e paga un serpente per mangiare la foglia di fico con la quale Adamo ed Eva si sono coperti da un guardone satellitare.
Trema il demiurgo di patatine fritte che mangia in insalata di stronzi che piovono insieme alla manna sugli ebrei in fuga dalla capitale incendiata da un fulmine di sale disceso su Sodoma e gonorrea che emette effluvi di lasciva quando si solletica la sottana. Ma il guardone non demorde e lava l’onta subita con un effluvio universale, una lacrima dall’occhio di Polifemo