Tra gli anelli di una figa acida


Una galassia di trichechi rompe l’onda di una prostituta mestruata. In un girotondo al mandolino secco mi masturbo la gonna svolazzata in un tubo in miniatura mentre il nord Italia è flagellato dalla tarantella. Giro attorno al gatto che miagola in casa mia ma non riesco a tagliargli i baffi e un cordone suona la campana a morto per i topi del vicino mentre un effluvio al cioccolato mi ricorda che la vita finirà presto ma una morte finirà tardi.
Un fiume bussa sempre due volte prima di esondare, ma prima non straripava semplicemente? Comunque una musica gipsy si scalda lentamente per parlare di maionese e mi attizza le braci nella mente per un fuoco ripido e una discesa tra le cascate di merda io esco e matto tra questioni di pipistrelli che succhiano sperma dal collo di vespe che sanno di miele caldo e moscano nel brodo di lucciole per fare sesso a pagamento.
Batto e ribatto tra scorregge di spazzatura e gas di scarico per farmi ascoltare in un muro di silenzio: facebook. Ridiamo tra rivoli di merovingi e scorie radioattive per auscultare un Tribunale di meningiti acute in principio di peritonite. Che Dio ti salvi, ma ti si perda in una giornata di sole tra Tritone e Saturno, dove le stelle diventano stalle e la pelle eiacula schizzi di latte acido che compone la materia oscura finché dio non dirà di nuovo “luce”.

Dardi e ritardi


Ieri ho visto un uomo che mi diceva che mi voleva e gli ho detto fottiti tu. Ballo davanti a uno specchio che mi dice che sono viva. Prego uno Spirito Santo con cui voglio fare l’amore. Nel sangue e nel letto insieme a tarantole addormentate che si sciolgono nel nostro calore. Pustole di sperma divino si levano in fiumi di vapore acqueo e ci portano a quel paese. Ora che sento il calore di un castoro pallido capisco perché lo amo così tanto.
Sento la passione di rose violente con le quali il mio amore mi uccide la pelle di dardi avvelenati e il pesce nuota nella mia vagina spalmata di burro e cenere di cuore. Pezzi di merda che scivolano freneticamente intorno ad un orgasmo di color carne al sangue. Essi parlano a due amanti che ballano il flamenco in una terra di Mezzo portando i colori di un circo equestre in mezzo a circoncisi con gli occhi a mandragola che applaudono in un silenzio sacro.
Santo Buddha che sei circonciso con lo Spirito santo e preghi il Santo padre di trovarti qualche santo in Paradiso che possa santificare il nostro nome in nome di una tarantella tzigana e preghi. Perché preghi e non scuoi un bue tra tante puttane con le quali hai passato la notte? Mi agito nella notte tra buio e silenzio facendomi masturbare dalla solitudine che sola, mi fa compagnia. Un’amica discreta che suona il violino e non chiede niente in cambio, solo di essere amata, almeno da qualcuno.