Un giro di boa


Nel mare oceano che si stende tra le mutande e le carote vedo emergere una conferma istituzionale che brancola nel buio di sonde elettromagnetiche con le palle fuori dalle orbite. Di conseguenza mi trastullo il bigolo in aria impiccato ad un palo della luce mentre le onde musicali mi trasportano fuori dalle grazie di Dio e pendo con un sorriso allucinogeno e dondolo al suono di una campana che suona a morto e resuscitato. Così com’è d’obbligo dopo morti.
Grazia rigoglia bolle d’acqua sulfurea mentre inspira peti e preti spretati sensuali e violenti tra foglie amazzoniche e oli essenziali di menta piperita. Grazia ha allucinazioni extra sensoriali e volta tra gli spiriti dell’amazzonia equatoriale per incontrare Dio e il suo esercito di api regine con problemi di obesità latente.
Il Botswana è il sedicesimo stato di sua Maestà la regina delle passere di gomma da masticare. Lì la legione straniera sposa Mao Tze Tung e promulga l’editto di Costantino sulla parità dei sessi anali col bollino del papa e dei padroni del Tempio templare. Mi muovo lentamente nello stock azionario che sorregge lo stato del mondo e ride allegramente di nuove legioni comuniste.