Un plug in nel capobardo mi sostiene nelle zone intime
Perciò guardo alla televisione il midollo di Enrico Spina. Spina è un giudice che si diverte a sentenziare condanne al prosciutto e pomodoro per gente che non ha più niente da perdere.
Nella buca di un insetto cado. E mi spezzo un pelo. Un cavillo legale che recide le corna a politici e avvocati. Tra occhi che non vedono e scarpe che non grattugiano il formaggio la politica è assente. Ma Renzi ci protegge. E ritiene opportuno il cordoglio dei pensionati salvo quelli falsi che non valgono tanto quanto una scarica elettrica.
Ti amo Veronica. Trascendi le misure di carbonio 14 e nessuno riesce a datare il tuo seno che riflette la luce del sole anche col bikini di lana. Forse te l’hanno iniettato i rettiliani nell’astronave del sole azzurro zenzero.
Un succo di liquido estense scivola nella mia bocca voluttuoso e prende possesso del mio stomaco mentre respiro rivoli di sperma annacquato
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Dagoberto
Dagoberto si scinde in due lenti a contatto e mima una partita di calcio contro l’Anderlecht in gonnella. No grazie non voglio fiori solo sogni e bestemmie.
Caro vu cumpra invecchiato in spiaggia sotto l’egida di una vagina di luna. Sorridi zingara e maledici coloro che pungono le zanzare come te e le dissanguano.
Bevi, piccolo Dagoberto, un sorso di oceano e spingi una carrozzella di fianco a tua moglie tatuata e più alta di te di almeno venticinque centimetri. Hai l’aria divertita, sorridi e spingi, una carrozzella con un bambino mongoliforme che spicca il volo attaccato a una mongolfiera. Al suo posto scende un nastro rosa da cui nasce un albero di rose e polvere da sparo.
Perché, zia, è arrivato il treno e ha portato via tutta la magia di una carrozza con i cavalli rossi?
Gira, zingara, e raccogli l’argento sporco di una massa povera in bicicletta che sa di pesce fresco, che ha l’alito fresco.
Dagoberto è fresco di doccia e profuma di peperoncino caliente. Si specchia e trova brufoli alla spina in litri di passeggini ricchi di orsacchiotti di primavera. E si domanda l’importanza di essere padrone del proprio tempo. “Se sei padrone del tuo tempo – annota sul suo diario nero – sei padrone del tuo mondo”
E per rispondere a tutte le domande, si fuma uno spinello alla frutta secca. Mentre fuori dalla sua casa un elefante cammina bevendosi una granita alla menta e una bambina comincia a diventare sexy durante un film di spaghetti western.