Ho i piedi malinconici. Ho gli unici piedi malinconici dell’umanità.
Nessun piede è più malinconico del mio.
È un piede carino, giovane, soffice e vellutato come quello di un bambino, e come un bambino è triste e piange e quando piange tutto il mio corpo piange: fegato, cistifellea, stomaco, bile, succhi gastrici, intestino, ossa, gola, capelli, naso e unghie, eccetera, tutti inconsolabili, come una ridarella al contrario. E in più sono in due E non so cosa fare per convincerli e non è che posso picchiarli, pure peggio.
Ho provato a massaggiarli, e proprio così si sono rattristiti; potrei andare in negozio e lamentarmi, ma oramai sono fuori garanzia e poi mi ci sono affezionato tanto che oramai li considero parte di me. Nel manuale delle istruzioni c’è scritto di accarezzarli con affetto. Forse non ci so fare tanto con i piedi, come con le piante d’altronde. Ora li ho lavati e sanno di mandarino sovietico, ma fanno il solletico e li gratto con foglie di rosmarino e lavanda, forse sarebbe meglio un po’ di orticaria tremens.
Chiedo ad un alieno di passaggio se per caso sa come risolvere il problema ma mi risponde balbettando che lui i piedi non ce li ha mica mai avuti e se per caso posso prestargli i miei. Io gli dico che posso prestarglieli ma solo se li tratta bene e me li restituisce domani mattina. Lui mi promette che sicuramente. Io allora cammino sulle mani e aspetto che mi restituisca i piedi.
Glieli ho dati perché era un povero barbone e mi faceva pena e per un giorno l’avrei reso felice anche se i piedi sono un po’ tristi. Il giorno dopo non si fa vedere e io penso che verrà il giorno dopo. Invece viene effettivamente e mi restituisce i piedi piangendo e mi dice che non è mai stato così triste in tutta la sua vita e che mi li tenga io per sempre. E allora me li rimetto, ma a questo punto ridono e sorridono e sono contenti di avermi ritrovato e anch’io e non pensavamo di essere così contenti di ritrovarci e da allora viviamo per sempre felici e contenti.