Azzurro


Frecce bianche nel cielo. Una penna che scorre. Malati in attesa. Una macchinetta di caffè che ammorba l’atmosfera;
Gel. Specchi. Rumore di forbici che prosciugano l’anima di capelli troppo grassi. Sacchi di spazzatura aspettano in fretta il loro turno parlando in latino con i loro fantasmi. Pensieri veloci spazzano l’aria in una musica rock che parla della crisi.
Figure di donne brillano davanti ai miei stivali da far west e la puzza di un distributore di barzellette sporche ammorba l’aria facendomi andare al gabinetto.
Mi faccio il solletico con l’i-phone mentre i rasoi elettrici giocano con barbe e basette in un allegro ballo del qua qua.
Alla radio i lanzichenecchi ballano la salsa e con trombe e chitarre galoppano alla volta del cancello di pasta al dente. Attento che scotta, dice mamma.