Gli anfratti scabrosi di un olimpico Ferrero


Nero e rosso un grigio di giallo si aggira tra i vestiti delle mutande scabrose e tenta un salto nell’occhiello di un barbuto paffuto signore con la ghetta al posto degli occhiali e la tuba al posto della zanzariera. Mi precipito felicemente tra i gangli della lotta libera per sedermi tra le fauci di un caimano mentre i delfini mi salvano ridendo dalle mandibole arrosto che mi avrebbero fatto salivare. Ci baciamo e il caimano se ne va contento per la sua rotta verso gli abissi infernali e io ritorno ai paradisi celestiali di un ritorno alla fine del mondo mentre impazzisco. Durante la lotta eterna tra il bene e il male un uovo cade dal cielo e scompone il perfetto piano di Dio per redistribuire la ricchezza sempre verso l’alto tramite la creazione di debito artificiale
La ricchezza di felicità si precipita a rincuorare i poveri di spirito in questa valle di lacrime di coccodrillo mentre l’amore respinge i buoi e attacca sul costato i rododendri che si affilano i denti sul davanzale di un terzo piano che dà su un cortile dove giocano i bambini e vola.
Vola il Tiziano mentre dipinge su tela d’inchiostro simpatico e ride. A crepapelle si dipinge la faccia di pelle di pollo e squame d’oca. Mentre Dio lo guarda e mangia paté di fegato di merluzzo.