Mi sono iscritto all’Università della fede. È un progetto divino. Si tratta di immaginare un mondo diverso. Quello di domani mattina. Il mondo migliore. Prego ardentemente. Nel senso che prego sulle braci accese. E ardo. Prendo fuoco sul serio. Mistero della fede. Domani ci sveglieremo cotti a puntino. Avremo bruciato il vecchio e acceso un cero al nuovo. Io mi sono attrezzato con arco e frecce incendiarie. E di preservativi bucati.
Il grande capitolino ci farà il discorso di fine anno. Oramai lo fanno tutti il discorso di fine anno. Per la gioia di milioni di telespettatori. Io propongo che tutti facciano il discorso di fine anno. Un discorso delirante per tutti. E mettiamo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra.
Cari fratelli, elettori, cittadini. Cari pantaloni dalle tasche vuote. Siamo molto soddisfatti del vostro comportamento, pacifico e pagatore. Siamo contenti che la vostra principale preoccupazione sia pagare le tasse alle giuste scadenze. Da buoni cristiani dovete pensare al benessere dell’altro e porgere l’altra guancia e non il forcone. Noi vi ringraziamo dal profondo del nostro pancione. E mangeremo e berremo champagne alla vostra salute. Perché finché sarete in salute potrete lavorare e pagarci le ferie. Rendiamo anche grazie a Dio per la fortuna che ci ha dato di avere qualcuno che paga i nostri debiti al posto nostro e ci dà la nostra escort quotidiana. Affinché il futuro sia sempre così noi ti preghiamo e ti rendiamo grazie. Amen.
Archivi tag: mondo
Menti che ti passa
Un arco di ginestra puzza di ascella e annuncia la primavera in un losco antro distrutto dal vento. Si trova in cima ad un grattacielo di edera e rosa canina. Là sopra si inventano mondi sommersi per disperderli in frantumi di vetro soffiato. È il mio lavoro. Operaio di settima. Qualificato. Mi occupo di pubblicità. Invento slogan per la propagazione dei mondi nell’emisfero australe. Seduto su una panca davanti al sole del deserto pronuncio nomi e trituro talismani per spargerli nel vento ed entrare nella mente delle persone. “È un mondo di pazzi, fattelo piacere perché non ce ne sono altri se non peggio” è il mio slogan preferito, altrimenti “Hai un culo pazzesco fratello, leccati le ascelle e non scassare” “Questa volta è quella buona, cambierà tutto, tieni duro” “Sta per arrivare il nuovo Messia, tienti pronto” . Mi diverto a spargere puzza e sangue di vitello negli occhi di innocenti vergini di settant’anni e passa.
Il ballo del pandoro liquido
Eccipienti lenti venerano la mortadella rancida. Evinco una giornata buia e grigia, mentre il mondo nuota in mezzo ad un mondo acquatico che gioca allegramente saltellando di qua e di là, di qua e di là. Posseggo le palle di neve che mi si sciolgono tra le palle degli occhi e vado in Madagascar.
Un uomo sui trentacinque, pelato e con due occhi a palla di pesce, si masturba ai piedi del suo letto dopo una telefonata che gli annuncia la morte di suo padre.
Una donna francese, castana sui quarantanove anni, si masturba in terrazza dall’alto del suo hotel al trentaseiesimo piano durante una notte d’estate bevendosi un té nero bollente, pensando al seno di un’amica di sua figlia.
Due koala di cinque anni lui e sei anni lei, fanno l’amore durante il giorno, nello zoo di Rio de Janeiro e tre bambini di cinque, sette e undici anni, guardano interessati e in silenzio mistico, mentre i genitori chiacchierano al bar poco lontano.
Dodici studentesse universitarie in vacanza nel sud della Spagna fanno l’amore contemporaneamente con altrettanti ragazzi arabi più grandi di loro. Tre di loro vomitano l’alcol, una, lo sperma, due non vengono ma fanno finta di venire e racconteranno che è stato bello e solo la metà si diverte veramente, due di loro si scambiano il ragazzo.
Due conigli rosa fuxia ballano durante un rave dopo aver saccheggiato una dispensa piena di pillole, stranamente non hanno nessuna voglia di fare sesso.