Sogno di una notte d’inizio inverno


Un tipico liquore instilla nella gola profonda una tempesta di rose e voga in direzione del porto di Marittima Mare per portare un carico di posta meccanica e orde di amazzoni a conquistarlo. Il gesto di pazzia di una matrona romana prende di sorpresa un branco di cagne affamate e le fa fuggire ma senza cancellare la memoria genetica così la discendente Gretrude ha sempre paura dei fari, terrore proprio. Urlava sempre da piccola svegliandosi di notte con il sogno di un faro.
Restava lì in vestaglia da notte rannicchiata contro la testiera del letto nell’angolo della parete e non c’era verso di smoverla. Finché gli occhi non le si chiudevano da soli dalla stanchezza quando oramai faceva mattina e il gallo cantava. Con la luce si sentiva più sicura. Una strega cattiva non le lasciava mai bere la scorza d’uovo e la obbligava a latte e cioccolato. E la strega cattiva la rimproverava quando la beccava azzannare bistecche crude. Lei voleva il sangue.
Quel sangue che si è visto scorrere giù per il faro che era quello della sua giugulare tranciata da una coltellata di un fidanzato che era venuto a salvarla dalle cagne cattive

Oh yes!


In un guizzo senza tempo butto via una forchettata di conchiglie raccolte da Marina sulla spiaggia del Kilimangiaro (riscaldamento climatico, sapete com’è). Lei sorride e si gira verso di me per sussurrarmi il suo amore rancido all’orecchio. Allora annuisco e le dico che l’amo anch’io. Un tempo l’amavo. Ora sento che amo di più il cane. E questo vuol dire qualcosa. Qualche volta lo preferisco anche, fisicamente dico. Mi chiedo se anche questo sia un segnale. Un semaforo, tipo.

 

Nuoto tra le transenne di una manifestazione di mutanti colorati di rosa e mi faccio spazio tra tanti gnomi di metallo plastico finché questi non si mettono a usare armi psicotroniche e la manifestazione si addormenta. Si sgonfia come lo sfintere dopo un peto di un minuto e mezzo.

 

Sbircio una cantante lirica ottantanovenne masturbarsi nella sua camera da letto, allora busso alla porta come un forsennato quando sta per venire, le dico che suo marito è stato trovato con la bara scoperchiata nell’atto di bersi un succo di pompelmo rosa. Arrestato.