Le anime di Tamerlano


Mi cospargo di dolce Avogado le palle ultime di un’esperienza in cielo guardando il mondo sommerso di anime purgate che si preparano a cambiare dimensione adiacente. Cospargo nella loro mente il dolce sapore di melma e pus che discende nelle narici e avvolge le loro presenze di gatti dal pelo irsuto. Le volpi guardano attonite lo spettacolo e si preparano a mangiare i resti di corpi semoventi che urlano la loro acidità tra figurine di calciatori e prostitute in attesa dell’autobus che le porta al dormitorio algerino.
Dodici ciclopi mi fanno compagnia. Discendono dalla nobile casata degli Asburgo. Sono stati allevati come fratelli insieme ai maiali di periferia e clonati con le tecniche low cost di Ryanair per nutrire i passeggeri dei loro stessi escrementi. Il sistema ha avuto grande successo e ora la loro carne è venduta nei migliori ristoranti di Spagna e del Mar Morto.
Raccontami una storia dolce dea della pastasciutta. Una storia che coinvolga i telespettatori ad un’esperienza di orgasmo collettivo e spinga le vendite della Barilla attorno alla Santa Comunione di una famiglia felice e senza pensieri perché chi compra la Barilla scaccia i pensieri come i mercanti dal tempio e si sente un po’ gesucristo. Oppure un povero cristo.