L’abbraccio d’un’anaconda è flessibile in termini di baci e di limoni. Io metto in subbuglio una parte del mio cuore per gridare al mattino una favola d’agosto che possa penetrare nel lavello di un capostipite calvo. Esprimo in termini di succo d’arancia una cantilena d’autunno sciorinata da una lavandaia durante una pioggia settembrina. Le parole scorrono come sci in una cascata di ribes e le immagini si fondono. Dissociamoci da vulcani di maccheroni al ragù e proniamo la causa della capinera di ritorno dal senso di una sibilla in calore. Perizomi aritmetici stimolano le mie papille gustative che si prostituiscono con gioia davanti al sesso di una cioccolata fondente.
Mi accarezzo il mulino a vento che si trova all’altezza di un capello che muore dal sonno e piango per la gioia di un giorno di riposo, un lungo riposo, un giorno lungo un’eternità che vale un crisantemo.
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Come il bacio per il cioccolato
Una vecchia vestita di grigio e di rosso aspetta che l’amo faccia il suo lavoro in uno stagno vicino a casa. Guarda lo stagno e pensa a quando era giovane che credeva che pescare fosse una cosa da vecchi. Aveva proprio ragione. Specie se si è vecchi e affamati e non ci si può permettere di comprare carne al mercato. E si ha tutto il tempo.
Giusto aspettare che finisca anche quello. E allora pensa ai suoi nipoti lontani e ai suoi morti. Marito, sorella, genitori, amiche e amici. A novant’anni li hai seppelliti quasi tutti, pensa, e spera che questo pesce le permetta di seppellirne anche qualcun altro. In fondo alla fine diventa una gara di resistenza. E un desiderio atroce di farla finita.
Sì perché tanto quella che vince in fondo è la solitudine. Charlie non è d’accordo con lei. Per lui la solitudine è meglio di una moglie. Una compagna fedele sempre pronta a farlo stare bene. E che l’aiuta a realizzare sogni che non s’era neanche mai immaginato di avere. Ecco alla fine Charlie è l’ultimo rimasto da seppellire, poi se ne può anche andare. Anche Charlie le dice la stessa cosa.
Quel pesce lo sta pescando proprio per lui.
Lo ricoprirà di cioccolato fondente e lo congelerà, poi lo tirerà fuori in modo che si scongeli la cioccolata ma non ancora il nucleo e quando lui lo assaggerà beh, sicuramente deciderà di baciarla. S
orride pensando al fatto che o sarà così o farà fuori tutt’e due così non ci saranno né vinti né vincitori, ma semplici morti.