Circuiti adiposi in salsa blob


Cambierò le mie emozioni delirando i miei limiti sopra una spirale di sensi.
Una libido si aggira spaesata come una nuvola sopra la mia testa oppressa d’imbecillità seducenti.
Libero nell’aria conseguenze di oche selvagge per chiudere buchi neri da cui fuoriesce energia vitale.
Mucche volano nello spazio gassoso per guadagnare soldi in amplessi misticheggianti. Guardoni interessati masturbano la scena con cornette telefoniche.
Io abbraccio stormi di cavallette giganti che danzano il tip tap con Frank Sinatra ululando pezzi di opera lirica da un muro di filo spinato.
Una mosca bianca mi fa il muso e io dipingo una pernacchia al formaggio bevendomi uno spritz.

Mi muoio d’amore


Una nota d’amore scheggia l’armonia degli dei. Una musica celeste si strugge all’idea del pianto. Una danza dolce che mi trascina fuori dal filo spinato mi sussurra parole di vento e di nubi, mentre la notte scende nel museo degli orrori.

Mi guardo in giro e vedo la paura di esistere che critica il giudizio universale e il pubblico applaude quando scroscia il sangue dei morti. Una nota d’amore devasta il sonno divino e fa titillare il palato al sapore di un lupo che azzanna il latte di pecora.

Odino mi parla e mi suggerisce di cambiare e di nuotare verso lidi avventati ma io gli rispondo che anche suo figlio era un po’ frocio “Non dirmi che le nubi  diventano rosse” “no, ma che il Gesù si rivolta nella tomba sì” “scopa!” “hai vinto, bastardo” “gioco da dio” “hai culo e basta” anzi ha barato ma navigare in acque tempestose non è facile per nessuno e allora andiamo a farci un giro di valzer viennese al ballo delle quindicenni. Fu lì che sua figlia baciò il tempo e fu lì che io scoppiai di pazzia e di amore.

Il resto è pioggia, solo ruggine piovuta da nuvole di letame violaceo.