Una classica oca da viaggio si mescola con grappoli di vino per bere una sostanza gialla dall’acido sapore di acido urico. I gargarismi le servono per sudare sette camicie e volare da un porto all’altro e portare valigie di gessi e atletiche sottane di bronzo colorato. Una bevuta di orgoglio liquido soffia sulla comunità d’indiani d’America che pavidamente si succhiano il pollice dopo una lotta col culo di Custer per la conquista di fort Alamo durante la rivoluzione messicana.
Sì cara mia bella trota acquistata in Sardegna durante un’escursione sulle Antille olandesi, mi vogliono tutti bere ma io rinuncio alla cascata di soda caustica per migliorare l’aspetto della saliva che sale su per i condotti dell’Aeronautica Militare dove due generali sono trattenuti in un bordello indiano in attesa di processo per aver ammazzato due famiglie di serpenti di fachiri yogi che li usavano per ipnotizzare e borseggiare i turisti italiani e congolesi.
Il malleolo di una strega passeggia per la corona militare di un assiro babilonese in pensione che fuma canne di catrame liquido e svuota le pezze di pneumatici usurati nella nuova Caledonia prima che gli aborigeni ne prendano possesso sotto l’egida del corsaro turco. Assurdo si dipinge le unghie prima di andare a battere il marciapiede con un martello pneumatico e spompinare la castrazione bellica di un baffetto arrogante e che sputa, eletto tra i leghisti che propone la sterilizzazione di massa dei topi di campagna dopo averli fatti lavorare affinché si sentano liberi