Anime morte si agitano nel loro talamo coniugale per far nascere una lontra del desiderio in maniera che si congiungano in un amplesso macabro ma rinascente che generi una lotta di batteri spungiformi. Giocano a tressette i nani della miniera di diamanti che trasformano il diamante in merda artificiale affinché si possa fare la polvere di metano da usare nei peti di maiale ai funghi.
Pulcinella s’incazza e urla per la strada che Dio è frocio e viene denunciato per omofobia e fulminato sul parapetto della casa da una polmonite fulminante, appunto. E diventa ermafrodita sadomaso. Appende gli sci al chiodo e forma un’armata Brancaleone per brancare il livello informatico di Telecom e fornire indirizzi utili ai terroristi islamici. Droga, sesso e potere, questa l’alchimia della politica, questa l’alchimia che utilizza le feci e le fa diventare rose e diamanti.
Mani rugose sormontano la sua pelle e Biancaneve si scioglie in un amplesso di gruppo di ornitorinchi ubriachi e ne sovrasta uno per mungerlo bene e succhiargli il latte piccante goccia a goccia in una taverna di legno e marmo colorato di rosso Ferrari.
Una lacrima scende sul pazzo che ride. Scende dal tamburo che batte un coro di oche stanche di abbattere mura di struzzi lerci sotto il pavimento di una chiesa ricostruita per l’arrivo del papa triste.
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Accarezzati lo spermatozìo
Settecentosette più tredici morti cantano una vittoria sulla campana che suona a morto nella valle di un campo di zingari drogati di sesso all’aria aperta in una comunità di S. Tarchignano sulla vetta del Colle insieme a Napolitano. Che quando muore finisce l’Italia con tutti i filistei al rabarbaro. Anche la Gillette ha una quotazione tra le stalle dell’inferno. Se ci fosse veleno nelle sue lamette saremmo tutti morti. E i polli riderebbero a squarciagola.
Dov’è finito Tonino? Era simpatico quando non azzeccava un congiuntivo. Ma che dico, manco la punteggiatura. Il nostro parlamento è sempre ben dotato di rutti liberi. E le stelle in fondo, sono tante, milioni di milioni. Di dollari sonanti. In tasca alle regioni di una lega nord morta dal ridere per un federalismo che ha ingrassato i maiali e ammazzato i polli.
Bisogna fare Tesoro degli errori passati e continuare a ripeterli. Voliamo su paradisi fiscali e consumiamo ostie dei piedi di Maradona. Per un negozio in cima alle scale dove vendere ciabatte e telefoni di una volta. In cima a una torre. Da cui buttarsi insieme a Icaro, ma in fondo che fine ha fatto Minosse in tutto questo? Morto di vecchiaia? O perso nel labirinto della vergogna insieme a un Grillo parlante che conquista un’armata Brancaleone in preda a manie fiscali di compulsivi spermatozoi alla ricerca di una boccata d’aria.
Ma con qualcosa dobbiamo pure pulirci i denti, no?