Un Osanna nell’alto dei cieli si sveste davanti al tempio delle vergini vestali e brucia in un fuoco sacro nella volta celeste. In questo santo giorno di Natale si festeggia l’agnello e si mangia il maiale. Davanti a una torta, umani urlanti si satollano lo stomaco di salsedine tipica di chi giudica e scoreggia senza divertimento davanti alla televisione che gli dice di cosa essere felice.
Buon Natale Giuseppina, Buon Natale Giuseppemariocinzia e rosalia e cavoli amari in una festa della povertà che dà gioia e tripudio a pagamento. Buon Natale e sii felice. Buon Natale e goditi farina, festa e frusta in attesa di pagare il tuo tributo a Dio. Buon Natale e auguri di buone feste alla grande commedia dell’arte. Se non paghi non festeggi.
Buon pranzo, buona cena, ingrassa come il maiale. Anche di te faremo un cotechino, ma molto lentamente e ti mangeremo lentamente, assaporandoti. Per noi è Natale tutto l’anno. Festeggia e paga le tue gocce di sangue con le quali faremo viti e bulloni per le nostre auto e mattoni per le nostre case. E soprattutto, grazie.