Una bufala assatanata si lascia colare per lo scarico del waxter senza aprire bocca e scivola via senza lasciare traccia di vita e assurge al rango di martire del gregge greco. Il pastore si toglie una spina pelosa dalla vita adiacente e rutta il folklore per non ridere a crepapelle di una serie di stronzi che si aggirano topamente nella prateria sperando di non essere visti. “Basta l’odore” pensa il pastore Gianni de la Minchiascoperta.
Un guardone s’infuria nello scoprire che la tassa sul massimo scoperto viene cancellata da un toro furibondo con l’IMU sulla prima stalla. Come un padrone di casa vuole appendere una torta di compleanno al naso e portarsela con sé nel montaggio delle vacche di mondo. Provocando così un’incontinenza generale tra stronzi, pastori e paperette di Paperissima.
Un ragioniere guarda attonito il proprio compleanno partire di gran carriera davanti alla banana del cavaliere errante e solitario. Nella notte minaccioso. Si erge nel cielo più nero della notte. Un clima gotico di famiglia Addams che si dà la mano per aprire buste e colorarsi gli occhi di giallo urina. Si siede quindi a cavalcioni di una mutanda saporita e cavalca le onde di un mar dei salmoni tra grida di gloria e schiuma di sapone per lavastoviglie.
Apro una porta nel tubercolo e schiaccio un poro poliforme con lo stucco rosso poliforme.
E mi sturo le dita in un naso.