Attenzione al buio marrone


Diciotto mila fanti si mescolano in una foresta d’oppio e nutrono il fardello di una cena a dispetto di un occhio di riguardo alla tubercolosi in paziente attesa da tempo immemorabbbile.
Noé scende dalla barca e accosta sul molo dove tutti ammirano la qualità delle rifiniture del suo motoscafo ultimo modello. Scende con due puttane che lo accompagnano in giro per il mondo e una serie di schiavi importati dagli altri pianeti. Osanna nell’alto dei peti. E pace in terra alle giraffe di Bogotà.
Un prete sensuale si masturba nello sfintere della chiesa ortodossa. E si masturba in maniera poco ortodossa.
Giovanna si masturba in un lavandino dell’esercito italiano e viene a seconda dell’intensità dell’odore animale che circola nei suoi polmoni.
Una messa solenne muore asfissiata in un soffritto di cipolle mentre la prima comunione accompagna Libera in un bordello per fare un tirocinio post laurea.

Un ganglio insorge nella navetta del piede arricciato


Nel tempo di Natale scende la pioggia dalle nevi del Kilimangiaro e un cecchino nero spara all’orizzonte senza sapere che un risotto gli cadrà sulla testa. Mi piego e mi spezzo sull’altare di un pasticciere gay. Uno sparo nel vuoto di un deserto di pietra. Riecheggia l’eco di una musica punk. Un violino si diverte a nitrire e una preghiera ne semina il cuore in tutta la valle. Ereditiamo una follia con lo sconto sulla quantità e un manipolo d’indiani d’america controlla la valle. Al suono del tamburo riflettono la luce di un libro di 36 zollette di zucchero. Quindi invitiamo il presidente degli italiani in una mangiatoia nel fienile di un casinò. Che fischietta dipingendosi la stanza rococò. Una pungente atmosfera di api scivola via nelle mie vene infettose e gongola obesamente tra le palle di Giuda per una piccola palla di pelo che sa di frutta candita. Un immenso rutto di maiale esala l’ultimo respiro nelle viscere della carrozza del principe Pavone.